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C'est ainsi que tu me rends service


"Oui, traître, c'est ainsi que tu me rends service ?
Je viens de tout entendre et voir ton artifice."
L'Etourdi, I, 8 (v. 363-364)

Le contenu des reproches d'Hippolyte et des justifications de Mascarille correspond aux premières répliques de la scène I, 13 de L'inavertito :

LAVINIA :
Messer signor Scappino, a questo modo, eh? Queste sono le promesse, che mi faceste a giorni adietro, quando vi palesai l'amore ch'io porto al signor Cinzio, con tanti giuramenti, e sopra l'onor vostro, e sopra la grazia de gl'amati cibi vostri, ch'avreste sturbato il trattato di mio padre, e agevolato il matrimonio del signor Cinzio? E ora concertar con mio padre il modo di farmi rimaner di Fulvio? Ma non vi verrà effettuato il vostro concerto, e voi avete da far meco, che vuol dire con una sdegnata, e tanto basta.

SCAPPINO :
Piano, piano, e non con tanta collera! Cape, so che vi fuma io! È vero ch'io v'ho promesso di aiutarvi in farvi avere il signor Cinzio, e ch'io avrei disturbato il trattato del signor Fulvio, e lo giurai sopra l'onor mio, giuramento in vero interdetto al mio parentado. Però io sono qua per osservar quanto io v'ho promesso, e quello, che vostra signorìa da me ha udito, quando ho parlato con il signor Beltrame, è il principio.

LAVINIA :
Se dal bel mattino si può argomentar buon giorno, poco posso sperar dal vostro principio.

SCAPPINO :
Signora, voi non sète ancora capace delle cose del mondo per più strade si va a Roma. Anche il gettar via il grano per i campi pare che sia pazzia e pur è 'l principio d'aver del grano. Lo uccider i vitelli, e i capponi, pare crudeltà, e pure s'ammazzano per pietà, perché la lor morte è nutrimento a tanti galant'uomini. Vostra signorìa non sa per che verso io mi navighi per far ch'il batello del signor Cinzio entri nel porto de' vostri gusti, quando egli ha il timone rivolto altrove. Io non ho danari, questa è cosa che ha del credibile. Il signor Fulvio passa sotto l'istesso influsso, e non è solo sotto a tale influenza, e per aver questa schiava ci vogliono dugento ducati. Ora io ho pensato di servirmi di quelli di vostro padre, e l'ho mandato, con quella invenzione che avete udita e intesa, a comprarla, acciocché Mezzettino non la venda al signor Cinzio. E ch'il signor Fulvio sia poi contento a far a modo del padre, faremo porre la schiava in casa vostra, e poi faremo che Fulvio venghi a visitare vostra signorìa come sposa, e voi gli darete commodità che s'abbocchi seco, e che la conduca dove gli sarà commodo, e così, privandone Cinzio, egli poi si risolverà di far quello che non può far adesso per occasione di questa schiava.




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